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L’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) è la sottospecie endemica dell’Appennino centrale, classificata come specie in “pericolo critico” di estinzione. Tutelato da varie norme a livello nazionale e internazionale è inserito nella Direttiva Habitat come specie particolarmente protetta. La sua distribuzione occupa il territorio compreso tra il PNALM e le altre aree protette dell’Appennino centro meridionale. L’ultima stima di consistenza della popolazione ne conta circa 50 esemplari da tutelare e proteggere per evitarne l’estinzione. Ogni segno di presenza ci fa ben sperare che questo sia ancora possibile. Tra tutti gli indici di presenza gli escrementi dimostrano la distribuzione spaziale dell’animale. L’orso non copre le sue feci e non usa particolari punti per marcare il territorio, ma semplicemente le fa lungo i percorsi abituali. Il contenuto ne rispecchia le abitudini alimentari a seconda del periodo. Dal punto di vista fisiologico essendo un carnivoro(onnivoro), non riesce a digerire le sostanze vegetali come gli animali prettamente erbivori. Nelle foto un escremento freschissimo rinvenuto a fine agosto contenente semi di Ramno(Rhamnus Alpinus), l’altra a inizio ottobre contenente i frutti del faggio(Fagus Sylvatica).
Affatto casuale è invece un altro importantissimo segno di presenza e territorialità, utilizzato come modo comunicativo di un numero sorprendente di informazioni. Sono le impronte odorose e visive di marcatura sugli alberi, graffi e morsi profondi sui tronchi che utilizzano anche come grattatoi. Annusando un albero marchiato possono identificare un loro conspecifico, il loro senso dell’olfatto è 2000 volte superiore a quello umano. Frequentemente associati ai graffi, dopo una ricerca minuziosa, si possono trovare i peli dell’orso. Questi hanno un aspetto lanoso e ondulato, lunghi e resistenti con l’apice chiaro. Lo strofinamento con distacco di peli è spesso usato per alleviare pruriti causati dalla presenza di parassiti, i peli restano impigliati nelle resine e nelle rugosità della corteccia.


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